Il 21 gennaio Adotta un terrazzamento ha dato il via alla seconda edizione del Sentiero espositivo Coltiva l’arte invitando artisti e cittadini a presenziare alla giornata. Dopo la conferenza tenuta da artisti e dal nostro presidente siamo saliti in Valverta, sopra le case di Valstagna (VI), per far conoscere il sito a chi non lo aveva ancora visitato.
La valle è esposta a sud ed è caratterizzata da terrazzamenti sostenuti da masiere molto alte, costruite con massi davvero notevoli. Proprio in mezzo ad uno di questi terrazzamenti il gruppo di artigiani della pietra a secco di Sassi e non solo ha subito adocchiato una grande pietra e ha pensato di usarla come testa di un serpente, ecco come nasce il Basaísco, opera che hanno iniziato a creare all’inizio della estate e che ha colto il favore di una collaborazione con il Brintaal Celtic Folk permettendone il completamento il 18 agosto.
Il 18 agosto Massimiliano Chemolli, Giancarlo Manfrini (il Blu), Patrizia Perini, Antonio Sarzo, Ermanno e Ivan Savoi, Massimo Stoffella hanno superato l’incertezza meteorologica della giornata e sono saliti per completare l’opera: sotto pioggia, vento, sole, ombrelli e qualche risata sono riusciti nel loro intento!
La pioggia non ha fermato loro nel lavoro e neppure i coraggiosi partecipanti alla passeggiata organizzata da Trodoi/Trails per il Brintaal che ci hanno raggiunto sul terrazzamento durante una pioggia intensa e rumorosa, temo infatti che si siano persi la spiegazione dell’opera!
Appena il cielo si è aperto ecco che il Basaísco ha preso vita !
Bravissimi!
Il Basaísco, una delle creature più celebri nei bestiari per la sua crudeltà e capacità di uccidere solo con lo sguardo.
Alcuni video:
Cantiere e vernissage sul canale Youtube di Sassi e Non solo Aps
Spiegazione dell’opera a cura di Massimo Stoffella
La crudeltà del Basalischio con Patrizia Perini
Origine della figura del Basalisco con Antonio Sarzo
Gli strumenti per lavorare la pietra a secco dalle parole di I. Savoi di Sassi e Non Solo
Un ringraziamento speciale al Brintaal Celtic Folk per aver reso possibile l’opera
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