A spasso tra i giganti
Quanto siamo piccoli di fronte ad un grande albero? In Val di Sella abbiamo incontrato uno degli alberi più alto d’Europa!
Peùsso
“ Bocia…Se non te ghe dé in ponta no teo alsarè mai!”
“Dame qua a mi vaeà, che te fo vedar!”
El peùsso ovvero el baseball de casa nostra. È un gioco antico, arrivato in Europa forse nel XV secolo[….. …..]Il mondo di una volta era bello proprio per questa cosa qua, la netta disgiunzione generazionale. Gli adulti facevano gli adulti e disapprovavano, i ragazzi se ne infischiavano e giocavano lo stesso. A sei anni già lottavi per sfuggire al lavoro e concederti qualche momento di gioco. Il tempo con gli amici te lo dovevi guadagnare, dovevi importi, lottare, fuggire a volte anche nasconderti. Una scuola di sana ribellione, il miglior terreno di crescita della esistenziale autonomia personale.
Tutto quello che avrei voluto dire e non ho detto.
Ivan Negrello, presidente di Adotta un terrazzamento da voce ai suoi ricordi essendo nato e cresciuto a Oliero, a pochi passi dalle famose Grotte.
Strope, rapeghe e sache
Il salice da strope, una pianta che da tempo immemore viene utilizzata dall’uomo per la realizzazione di oggetti intrecciati. Il suo prezioso utilizzo è ben conosciuto dai valligiani della Valbrenta, che mai potrebbero tener separate la coltivazione della vite con l’uso delle “strope”.
Un albero dal cuore nero: il Gegal
Un cuore nero, fioriture dorate, albero non troppo grande, foglia composta e decidua: è il gegal in dialetto veneto, maggiociondolo per italofoni. Una pianta che è entrata nella quotidianità degli abitanti di Valle
Tiglio, l’albero dei teari
Dal tiglio, pianta dal legno leggero ma elastico e resistente, ai “teari”, impalcature per sostenere gli “smussi”. Ma non solo. Dietro al tiglio c’è tutto un mondo valligiano e popolano da scoprire.
Scotano, Cotinus coggygria
Il mese di novembre 2021 è dedicato allo Scotano